L’insediamento della Presidenza Biden è stato festeggiato con un tripudio quasi corale da parte dell’informazione italiana. “Bentornata America” è il titolone euforico apparso sulla prima pagina de La Stampa. Ma di quale America parlano i giornalisti nostrani?
Trump: una presidenza a conflitti zero
Perché la presidenza Trump, per quanto curiosa e criticabile, ha comunque segnato un evento unico nella storia contemporanea: il ritiro della presenza militare americana nel mondo. Accordo di pace storico con la Corea del Nord, accordo di pace in Afghanistan per un progressivo ritiro delle truppe e infine la scelta di ritirare la presenza americana anche dalla Siria.
Alla luce di questo, quel “Bentornata America” può essere quindi interpretato come il ritorno dell’interventismo americano nel mondo. E infatti leggendo i nomi che comporranno la squadra presidenziale questo cambio di tendenza sembra confermato.
I missili difensivi secondo Kamala Harris
Un segnale era arrivato dalla nuova vice presidente Kamala Harris, incensata dai media nostrani come esempio di nuova svolta inclusiva nella politica americana. Ed era stata la stessa Kamala Harris a dire chiaramente nel novembre scorso quale sarebbe dovuta essere la politica americana, in particolare nel Medio Oriente.
Se l’Iran continuerà a lanciare missili balistici e armando il fanatismo terrorista di Hezbollah dobbiamo sostenere Israele. Mentre Hamas mantiene il controllo di Gaza e lancia missili dalla frontiera sud di Israele, dobbiamo appoggiare Israele. La nostra relazione di difesa è decisiva per entrambe le nazioni, per cui l’appoggio e l’impegno degli Stati Uniti per Israele si tradurrà in 38 miliardi di dollari di aiuti militari durante la prossima decade. Ed è per questo che appoggio il finanziamento da parte di Israele inclusi i sistemi Arrow, David Siling e Iron Drome. Il sistema missilistico di difesa che salva le vite.
Nessun accenno a soluzioni diplomatiche, nessun accenno al dialogo, benché meno all’inclusione.
Anzi, si promettono miliardi di dollari per aumentare la spesa militare in Israele, aprendo quindi ad un’escalation militare nella zona, e i missili vengono definiti come sistema salva vite. Un linguaggio che fa tornare alla mente quell’America interventista che si è avventurata in conflitti infiniti e dannosi, come quelli dell’Afghanistan e dell’Iraq. Kamala Harris è però in buona compagnia nella squadra che accompagnerà Biden per i prossimi 4 anni.
Antony Blinken l’interventista
Chi si occuperà direttamente di politica estera sarà infatti Antony Blinken, il nuovo segretario di Stato. La rivista americana Politico non ha dubbi nell’etichettare Blinken come interventista.
Nel suo ruolo sotto l’amministrazione Obama, Blinken spinse per un maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra in Siria. È stato anche uno stretto collaboratore di Biden quando l’allora senatore sostenne l’intervento americano in Iraq nel 2003. Blinken crede che la diplomazia debba essere “integrata dalla deterrenza” e che “la forza possa essere un complemento necessario per una diplomazia efficace.
Uso della forza, ricorso alla deterrenza, insomma i presupposti della nuova presidenza non sembrano molto incoraggianti per il futuro di diverse aree del mondo, tra cui il Medio Oriente e il Nord Africa. “Bentornata America” quindi, l’America delle bombe e delle guerre preventive che sinceramente non ci mancava.
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Hai guardato il video che racconta tutte le cose che abbiamo fatto, insieme, nel 2020? Bene: quest’anno dev’essere l’anno della svolta. Insieme, dobbiamo arrivare nelle case di tutti gli italiani.
Conosci il vecchio detto “l’unione fa la forza“? Oggi è più attuale che mai: è il solo modo che abbiamo di reagire a un mondo che sappiamo istintivamente essere sbagliato e che vogliamo cambiare, prima che lui cambi noi.
Spegniamo la televisione del dolore e della paura. Accendiamone una nuova, che smetta di trattarci come telespettatori o clienti di una televendita. Una televisione dei cittadini, per i cittadini. Nel 2020, con il vostro aiuto, l’abbiamo fatta nascere, e oggi ci sono App su tutti i dispositivi e ben tre regioni sul digitale terrestre, Lazio, Lombardia e Piemonte. Nel 2021 dobbiamo completare l’opera e coprire l’intero territorio nazionale. Dobbiamo! Non c’è alternativa, lo sai anche tu.
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Coraggio: metti la tua goccia nel vaso, e facciamolo traboccare!
Claudio Messora
Grazie, semplicemente grazie di esserci!
Viva il pensiero liberamente espresso!
“Possono tagliare tutti i fiori, ma non potranno fermare la primavera” – Pablo Neruda
Bravissimi ! Continuate a dire la verita’ e avremo un mondo migliore.
Mi piace l’idea di dare una mano alle piccole aziende : )
Grazie per il vostro preziosissimo lavoro