Gli anni ’70 sono stati un periodo di grande cambiamento per il mondo del fumetto. In questo decennio, molte opere di fumetti sono state influenzate dalla cultura popolare e dalle rivoluzioni sociali in corso, dando vita a un’era d’oro del fumetto.
Inizialmente, gli anni ’70 sono stati caratterizzati dall’esplosione del fumetto underground. Questi fumetti erano spesso auto-pubblicati o pubblicati da piccole case editrici indipendenti, e affrontavano temi come la politica, il sesso e la droga, spesso utilizzando uno stile artistico grezzo e provocatorio. Alcuni dei fumettisti underground più famosi sono stati Robert Crumb, Gilbert Shelton e Art Spiegelman.
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Parallelamente, gli anni ’70 hanno visto l’ascesa del fumetto mainstream, con personaggi come Spider-Man, Batman e Superman che hanno raggiunto nuovi livelli di popolarità. Alcuni dei fumettisti più influenti di questo periodo includono Neal Adams, Jim Starlin e Bernie Wrightson.
Ma gli anni ’70 non sono stati solo una questione di sperimentazione e innovazione. In questo periodo, molti fumetti sono stati utilizzati come veicolo per esplorare temi sociali e politici. Ad esempio, la serie “Luke Cage, Power Man” ha affrontato la questione del razzismo e dell’ingiustizia sociale, mentre la serie “Green Lantern/Green Arrow” ha esplorato temi come la povertà, il razzismo e la tossicodipendenza.
Inoltre, gli anni ’70 sono
Dario Livietti
stati un periodo in cui il fumetto ha iniziato ad essere considerato una forma d’arte a tutti gli effetti. Questo è stato evidente in opere come “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller, che ha utilizzato lo stile del fumetto per esplorare temi complessi come la politica e la psicologia.
In sintesi, gli anni ’70