“La guerra è tossica”: Legambiente fa i conti ambientali e umanitari dell’invasione russa

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Sull’ultimo numero della rivista mensile di Legambiente La nuova ecologia, intitolato “La guerra è tossica” vengono denunciati i danni all’ambiente, oltre che alla vita umana, provocati da un anno di conflitto in Ucraina. Mentre l’incubo nucleare potrebbe riaffacciarsi all’orizzonte, con la centrale di Zaporizhzhia a rischio incidente, in Ucraina, che ospita il 35% della biodiversità europea, il conto ambientale dell’invasione russa ammonta già a 39 miliardi di euro.
Il numero di questo mese, scrive Legambiente, prova a stimare anche l’impatto sul clima di tutti gli eserciti del mondo che, se rappresentassero un Paese, equivarrebbero alla quarta nazione più inquinante del Pianeta: ma le cifre attuali sono stime per difetto, approfondisce La nuova ecologia, dato che gran parte degli Stati non comunica le emissioni del settore Difesa e che in molti di essi si assiste a un aumento delle spese militari. Un impegno economico in contrasto con gli obiettivi climatici e con la necessità di investire nella protezione della natura, come puntualizza l’editoriale del direttore Francesco Loiacono.
Per la sezione Protagonisti, La nuova ecologia intervista Francesco Guccini: “Non ci può essere nostalgia di un mondo più povero, di una vita più dura”, sostiene il cantautore che racconta il suo rapporto con gli Appennini e con i luoghi che tanto hanno ispirato la sua poetica. Con uno sguardo al futuro del cicloturismo e alle sue potenzialità rigenerative per il territorio, dopo il sostegno dato alla Ciclovia dell’Appennino, percorso che vede la collaborazione di Legambiente e ViviAppennino e che attraversa la dorsale del Paese, dalla Liguria alla Sicilia.
“La biodiversità merita un 30, anzi quattro” è il titolo dell’inchiesta che illustra i pilastri dell’accordo firmato alla COP15 di Montreal in cui 196 Paesi riuniti hanno fissato gli impegni per tutelare il 30% delle aree marine, terrestri e fluviali entro il 2030. Un obiettivo raggiungibile destinando almeno 200 miliardi di dollari alla biodiversità e sottraendone 500 alle attività che danneggiano la natura, spiegano i servizi de La nuova ecologia. Alcune delle aree prioritarie d’intervento dovranno riguardare acque dolci e coste, gli ambienti più a rischio nel nostro Paese.

L’articolo “La guerra è tossica”: Legambiente fa i conti ambientali e umanitari dell’invasione russa proviene da The Map Report.

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