Corridoi ecologici per salvaguardare le api europee: la proposta dell’UE

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La Commissione Europea ha presentato una comunicazione al Parlamento Europeo dal titolo “Un nuovo patto per gli impollinatori”, nel quale vengono indicate delle linee guida per contrastare la perdita di api e di altri insetti impollinatori, che soltanto in Europa garantiscono la produzione di circa l’80% delle specie coltivate.
Il nuovo documento è un’evoluzione dell’iniziativa UE a favore degli impollinatori” del 2018, arricchita e perfezionata grazie al contributo dei vari portatori di interesse (accademici esperti di agronomia, ecotossicologia ed ecologia, allevatori di api, coltivatori, ecc.), a cui l’anno scorso la Commissione Europea aveva chiesto di partecipare in una fase di consultazione pubblica.
Le priorità indicate nel nuovo patto per gli impollinatori sono le stesse presenti nel documento del 2018:
1) migliorare le conoscenze sul declino degli impollinatori, le sue cause e le conseguenze;
2) migliorare la conservazione degli impollinatori e affrontare le cause del loro declino;
3) mobilitare la società e promuovere la pianificazione e la cooperazione strategiche a tutti i livelli.
Le novità riguardano il modo in cui si intendono perseguire tali obiettivi. Per esempio, come si possono identificare gli impollinatori tipici di ciascun habitat che gli Stati dovranno impegnarsi a proteggere?
La risposta della Commissione Europea consiste nella pianificazione di una rete di “corridoi ecologici” o “Buzz Lines”, che gli insetti potranno percorrere per spostarsi in sicurezza attraverso diverse regioni biogeografiche e amministrative, alla ricerca di cibo, rifugio e luoghi di nidificazione e riproduzione. I corridoi fungerebbero inoltre da rotte migratorie per le specie colpite dai cambiamenti climatici, sostenendo così gli sforzi di adattamento.
Un altro punto importante riguarda poi l’utilizzo di pesticidi, che l’UE ricorda essere “tra le principali minacce che incombono sugli impollinatori selvatici”, oltre al “cambiamento della destinazione dei suoli (compresa l’urbanizzazione), le pratiche di agricoltura intensiva (compreso l’uso dei pesticidi), l’inquinamento ambientale (compreso l’inquinamento luminoso), le specie esotiche invasive e i cambiamenti climatici”.
Per mitigare l’impatto dei pesticidi sull’agricoltura si chiede ai governi di imporre per legge “l’attuazione di una gestione integrata dei parassiti” o di intervenire “introducendo ulteriori metodi di test per determinare la tossicità dei pesticidi per gli impollinatori”.
Di fondamentale rilevanza sarà anche l’attività di ricerca, finalizzata a studiare cause e conseguenze del declino degli impollinatori. In questo contesto verrà realizzata “la mappatura a livello dell’UE delle principali aree con impollinatori, al fine di rendere possibili misure mirate di conservazione e ripristino”, che consentirà di identificare le specie di impollinatori rare e minacciate.
Sarà inoltre importantissimo riuscire a mobilitare e sensibilizzare tutti gli attori pertinenti, compresi responsabili politici, cittadini, agricoltori e imprese. Tale obiettivo dovrà essere perseguito attraverso “attività di comunicazione, di mobilitazione e di rete”, coinvolgendo il pubblico nel monitoraggio e nella conservazione degli impollinatori, sfruttando le opportunità offerte da strumenti come la citizen science.

L’articolo Corridoi ecologici per salvaguardare le api europee: la proposta dell’UE proviene da The Map Report.

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