Il governo intende “affrontare la prevenzione e il contrasto del tabagismo, tuttora la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia, per conseguire l’obiettivo sfidante del Piano europeo contro il cancro 2021 di creare una generazione libera dal tabacco, nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040”.
Lo ha detto il ministro Orazio Schillaci nell’audizione in Commissione Affari sociali alla Camera, illustrando le ipotesi sul tavolo dell’esecutivo: “Intendo proporre l’aggiornamento e l’ampliamento della legge 3/2003 per estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato; estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina”.
Le nuove direttive andranno ad estendere i divieti sul fumo già previsti dalla legge Sirchia, che nel 2005 aveva proibito di fumare sigarette in tutti i locali chiusi, compresi i luoghi di lavoro privati o non aperti al pubblico, gli esercizi commerciali e di ristorazione, i luoghi di svago, palestre, centri sportivi.
“Bisogna contrastare – ha proseguito Orazio Schillaci – tutti quegli interessi economici che sono strettamente collegati al tabacco. Accanto al supporto agli interventi di prevenzione e di disassuefazione si ritiene necessario e strategico assicurare il massimo supporto alle azioni dell’Unione Europea attraverso il recepimento entro il 23 luglio 2023 della direttiva delegata della Commissione che emenda la direttiva 2014/40/EU relativamente all’eliminazione di alcune esenzioni che riguardano i prodotti del tabacco riscaldato, onde consentirne l’entrata in vigore dal 23 ottobre 2023, e al processo di complessiva revisione della Direttiva 2014/40/EU e della Direttiva fiscale”, ha concluso.
Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, si stima che in Italia, ogni anno, oltre 93.000 morti siano attribuibili al fumo di tabacco (il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne) con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro.
L’articolo Il governo studia nuove misure anti-fumo: stop alle sigarette in presenza di minori proviene da The Map Report.