Preoccupati dall’approvazione ufficiale del decreto carburanti, che prevede disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico, le associazioni di benzinai potrebbero confermare il loro sciopero previsto per il 25 e il 26 gennaio.
Tra le novità di introdotte dal decreto, c’è l’obbligo per i benzinai di esporre sui cartelloni la media regionale dei prezzi del carburante. In caso di mancato adempimento rischiano multe dai 500 ai 6mila euro e la possibilità di chiusura dell’impianto, da 7 a 90 giorni, dopo la terza inadempienza.
Il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) è tenuto ad adottare entro 15 giorni un decreto che definisca “la frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni”. Gli esercenti avranno poi 15 giorni dalla pubblicazione del provvedimento del dicastero per adeguare “la cartellonistica di pubblicizzazione dei prezzi presso ogni punto vendita”.
“Inaccettabile”, dicono i gestori delle pompe di benzina: “Così ricade ancora una volta tutto su di noi, come se fossimo i colpevoli degli aumenti dei prezzi, non ci stiamo”.
Come riportato dall’Agi, Roberto Di Vincenzo, il presidente di Fegica, Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini, ha così commentato l’approvazione del decreto: “Bene l’avere accolta la nostra proposta di rispolverare dalla legge finanziaria 2008 l’accisa mobile. Peraltro l’unico intervento contenuto nel decreto capace davvero di intervenire per il contenimento dei prezzi dei carburanti”. Ma secondo Di Vincenzo, “quanto alla trasparenza, il Governo ha colto solo parzialmente le proposte tecnico applicative proposte. C’è ancora spazio però nei decreti attuativi del ministero e in sede di conversione in legge”, osserva, “per operare i necessari aggiustamenti”.
Per il presidente di Fegica, “il giudizio complessivo, quindi, rimane sospeso soprattutto in attesa della riunione convocata dal Governo per martedì 17, dove sarà indispensabile assumere impegni e provvedimenti davvero efficaci per restituire alla rete distributiva carburanti la piena legalità, l’efficacia e gli standard qualitativi di servizio che soli possono concorrere ad offrire ai cittadini italiani anche prezzi stabilmente equi e contenuti. Il 17, infatti, chiederemo al Governo di intervenire immediatamente per battere e reprimere le patenti violazioni della legge in tema di contratti di gestione ed accordi collettivi, oltreché sulle concessioni delle aree di servizio autostradali dove da un ventennio, pur trattandosi di un bene pubblico, lucrano senza controllo i concessionari, veri responsabili dei prezzi dei carburanti, del caffè e dei panini, manifestamente fuori controllo”, conclude.
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