Gli apparecchi di cottura a gas rilasciano nell’aria monossido di carbonio (NO2), diossido di carbonio, metano incombusto altre sostanze inquinanti nocive per la salute e per l’ambiente.
E cucinare con il gas in una normale cucina senza attivare una cappa che funzioni bene provoca un inquinamento domestico da biossido di azoto superiore alle linee guida sulla qualità dell’aria indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e agli standard dell’UE sull’inquinamento atmosferico all’aperto, esponendo a rischi per la salute oltre 100 milioni di persone in Europa.
A porre l’attenzione su questo tema è un nuovo studio congiunto realizzato da CLASP, gruppo no-profit per l’esigenza energetica, insieme a European Public Health Alliance, con il contributo tecnico dell’Organizzazione Olandese per la ricerca scientifica applicata (TNO).
La ricerca riassume i rischi per la salute umana causati dalla cottura a gas e offre soluzioni concrete e per eliminarne gradualmente l’uso nei 27 Paesi dell’Unione Europea.
Secondo i dati riportati nel rapporto, nel 2021 oltre 700.000 bambini nell’UE hanno sofferto di sintomi di asma e si stima che, se i fornelli a gas venissero rimossi dagli ambienti domestici, circa il 12% di questi potrebbe essere evitato.
Considerato che si tratta di apparecchiature presenti nella nostra quotidianità, cifre del genere rischiano di sembrare un’esagerazione. Tuttavia, evidenziano gli autori del report, mentre oggi si tende sensibilizzare spesso l’opinione pubblica sulla correlazione tra inquinamento atmosferico e rischi per la salute, si parla ancora troppo poco degli effetti della cucina a gas sull’inquinamento atmosferico, nonostante esista una letteratura scientifica su questo tema.
Molta ignoranza, scrivono, si deve agli sforzi compiuti dall’industria del gas, che per ovvie esigenze di mercato ha sempre pubblicizzato il gas come il metodo di cottura migliore e più sicuro.
Il rapporto riporta tutti gli inquinanti emessi dalla cottura a gas e i relativi rischi per la salute e per l’ambiente:
– Biossido di azoto (NO2): è associato a una serie di effetti dannosi sui polmoni, come infiammazione delle vie aeree, tosse e respiro sibilante, ridotta funzionalità polmonare, e aumento degli attacchi di asma, specialmente nei bambini.
– Monossido di carbonio (CO): è un inquinante atmosferico inodore, incolore e pericoloso. Se inalato a livelli ridotti può causare mal di testa, nausea, vertigini e confusione. Elevate concentrazioni, invece, possono causare nausea, ansia o depressione, vomito, perdita di coscienza, e morte. Inoltre, un’esposizione di lungo periodo, seppure a bassi livelli di CO, può causare danni permanenti, problemi mentali o fisici, e può aumentare le probabilità di demenza e anche parkinsonismo.
– Monossido di azoto (NO): è uno dei principali gas derivanti dalla combustione. Non è considerato dannoso alle concentrazioni generate durante la cottura.
Tuttavia, l’ozono può facilmente convertire NO in NO2. Un evento che potrebbe verificarsi quando nelle vicinanze sono presenti apparecchiature che emettono ozono, come filtri al plasma o aria ionizzante nelle cappe aspiranti.
– Metano (CH4): non è pericoloso per la salute umana in basse concentrazioni, ma è un potente gas a effetto serra. Negli Stati Uniti d’America è stato calcolato che le emissioni nazionali di CH4 provenienti dagli apparecchi a gas hanno un impatto climatico paragonabile alle emissioni annuali di CO2 di 500.000 automobili. Il CH4 contribuisce alla formazione di ozono al livello del suolo, che è associato alla mortalità prematura.
– Particolato ultrafine (UFP): è composto da particelle con un diametro minore o uguale a 100 nanometri (o 0,1 micrometri). Tali particelle sono talmente piccole da riuscire a penetrare attraverso i palmoni, fino a raggiungere gli organi. Rispetto al PM2.5, può causare gravi infiammazioni polmonari e rimanere nei polmoni più a lungo.
– Particolato (PM2.5): è la frazione di massa delle particelle con un diametro fino a 2,5 micrometri. In ogni caso abbastanza piccole da penetrare in profondità nei polmoni e perfino nel flusso sanguigno. L’inquinamento da particolato ha effetti nocivi sulla salute, dalla ridotta funzionalità polmonare agli attacchi di cuore.
Tra le soluzioni praticabili indicate nel rapporto c’è quella di acquistare fornelli elettrici da cucina con costi simili o inferiori a quelli del gas. Infatti, sebbene i piani di cottura a induzione implichino maggiori costi iniziali, esistono sul mercato anche opzioni più economiche e competitive, come i piani di cottura a infrarossi e piastre elettriche.
Gli autori dello studio dimostrano inoltre che gli incentivi governativi da parte del governo per l’acquisto di apparecchiature elettriche da cucina genererebbero un guadagno. Il costo iniziale verrebbe infatti controbilanciato nel lungo periodo da un risparmio considerevole sulle spese sanitarie. In particolare hanno calcolato che ogni incentivo di 75 € per l’acquisto di un piano di cottura a infrarossi genererebbe un ritorno sull’investimento di sedici a uno e che ogni incentivo di 250€ per l’acquisto di piani di cottura a induzione genererebbe un ritorno sull’investimento di cinque a uno.
L’articolo La cucina a gas ha effetti nocivi sulla salute, ma se ne parla troppo poco proviene da The Map Report.