Brasile, Lula inaugura la presidenza riattivando il Fondo Amazzonia

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L’1 gennaio si è svolta la cerimonia di insediamento di Lula alla presidenza del Brasile, primo presidente a raggiungere il traguardo di tre mandati nel Paese. Vincitore lo scorso ottobre del ballottaggio con il presidente uscente Jair Bolsonaro, l’ex-sindacalista aveva dichiarato che il Brasile è “pronto per lottare contro la crisi climatica e per la deforestazione zero dell’Amazzonia” perché “il pianeta ha bisogno di una Amazzonia viva: un albero in piedi vale più di tonnellate di legname estratto illegalmente”. Aveva quindi annunciato che il suo governo “riprenderà la vigilanza sull’Amazzonia”, territorio che negli ultimi tre anni ha perso un’area più grande del Belgio.

Luiz Inácio Lula da Silva / creative commons (CC BY 2.0) Photo: Lula Marques/Agência PT

Arrivano ora i primi e attesi provvedimenti di Lula, su tutti la revoca di alcuni decreti del suo predecessore Bolsonaro che, come non accadeva dal 1985, ha mancato di presentarsi alla cerimonia di investitura del nuovo presidente, preferendo passare alcune settimane negli Stati Uniti.
Di particolare rilievo per i destini del grande polmone verde del Brasile è il decreto che determina la riattivazione del Fondo Amazzonia, finanziato da Norvegia e Germania e bloccato da Bolsonaro. Il Fondo prevede risorse destinate a progetti di sviluppo sostenibile e di monitoraggio delle aree devastate dal disboscamento illegale e dall’agricoltura intensiva. Perché, come dichiarato dallo stesso Lula, “il Brasile è una grande potenza che non ha bisogno di disboscare per sostenere la propria agricoltura”.
Durante il governo Bolsonaro, nel 2019, si calcola che sono stati abbattuti oltre un milione di ettari di foresta amazzonica, un’area maggiore del 120% rispetto al 2012, anno in cui il disboscamento aveva raggiunto i minimi storici. Negli anni della presidenza di Lula, dal 2003 al 2011, si calcola invece che la deforestazione fosse sensibilmente diminuita scendendo da 27.700 chilometri quadrati a 4.500 chilometri quadrati all’anno, un risultato ottenuto soprattutto con la creazione di aree di conservazione e riserve indigene. Dodici anni dopo, oltre a riattivare il Fondo Amazzonia, Lulla ha confermato la nomina per la prima ministra indigena del Paese, Sonia Guajajara, che lavorerà per garantire l’accesso all’istruzione e alla salute alle popolazioni native, oltre alla difesa del loro territorio. Da rilevare anche la nomina al ministero dell’Ambiente di una ministra originaria dell’Amazzonia.
Lula ha inoltre provveduto ad annullare i decreti che facilitavano le licenze per il possesso di armi da fuoco per cacciatori, tiratori e collezionisti, misure che secondo Bolsonaro garantivano maggiore sicurezza per i cittadini e un conseguente calo degli omicidi.

L’articolo Brasile, Lula inaugura la presidenza riattivando il Fondo Amazzonia proviene da The Map Report.

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