Sono molti gli italiani che non potranno trascorrere con serenità le festività natalizie. Secondo l’analisi di Coldiretti sui dati del rapporto 2022 del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead), sono quasi 3 milioni gli italiani ridotti in povertà, costretti a chiedere aiuti, soprattutto di tipo alimentare, e mettersi in coda davanti alle mense o a fare ricorso ai pacchi alimentari. Un numero che ha registrato un aumento del 12% rispetto all’anno precedente.
“Un’emergenza sociale senza precedenti dal dopoguerra, provocata dal mix micidiale Covid e crisi energetica”, scrive Coldiretti.
Tra i nuovi poveri, spiega Coldiretti, ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia Covid e dal balzo costi dell’energia.
Il sentimento che accompagna questa crisi è la vergogna: la stragrande maggioranza dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) predilige ricevere aiuti alimentari attraverso la consegna di pacchi alimentari, per la vergogna di dover consumare i pasti gratuiti in strutture caritatevoli.
Per farsi un’idea delle dimensioni della crisi sociale che stiamo attraversando, continua Coldiretti, basti pensare che il numero dei bambini sotto i 15 anni bisognosi di assistenza per cibarsi ha superato quota 600mila, praticamente un quinto del totale degli assistiti, ai quali vanno aggiunti 337 mila anziani sopra i 65 anni, e 687mila migranti stranieri.
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