Prorogato il termine del lavoro agile per i soggetti fragili, che fino al 31 marzo 2023 potranno continuare a lavorare in smart working, sia nel pubblico che nel privato, esercitando, se necessario, un’altra mansione. Esclusi, invece, i genitori di figli under 14. È quanto prevede l’emendamento alla legge di Bilancio 2023, approvato in commissione Bilancio a Montecitorio.
Il datore di lavoro, si legge, assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile “anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento”.
Con soggetti “fragili” si fa riferimento a tutti coloro che, in possesso di una certificazione medica, risultino affetti da una disabilità grave, immunodepressi, pazienti oncologici o con terapie salvavita in corso.
Per essere approvato in via definitiva, l’emendamento dovrà attendere il via libera del Senato, che per decidere ha tempo fino al 31 dicembre.
”L’estensione del diritto al lavoro agile per genitori di figli under 14 sarebbe stata un’azione di governo apprezzabile, che poteva rompere uno schema precostituito – ha commentato Riccarda Zezza, fondatrice della società di education technolog Lifeed -. Abbiamo bisogno di una spinta al cambiamento, parlare al mercato del lavoro che è cambiato e sta ancora cambiando a velocità mai viste prima ma a cui il ‘sistema lavoro’ sta reagendo con molta resistenza e lentezza”.
L’articolo Avanti fino al 31 marzo 2023 con lo smart working, ma solo per i lavoratori fragili proviene da The Map Report.