Ipsos: due italiani su tre sono molto preoccupati dalla crisi energetica

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Sempre più destabilizzati e angosciati dall’aumento dei costi, crescono le imprese e le famiglie italiane che auspicano un’accelerazione della transizione verso le energie rinnovabili. Lo rivela la nuova indagine Gli italiani e l’energia realizzata da Ipsos per Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club e i cui risultati sono stati presentati ieri al XV Forum QualEnergia nell’ambito della Conferenza Nazionale “La risposta delle rinnovabili. Un’altra energia! Per il clima, la sostenibilità e la pace” con la partecipazione di amministratori pubblici, docenti universitari, esperti e imprenditori del settore e la presenza di Elly Schlein, membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati.
Secondo l’indagine, realizzata su un campione di 1000 contatti fra il 7 e l’11 novembre scorso, circa il 65% degli italiani intervistati (2 su 3) è molto preoccupato per la crisi energetica, soprattutto per l’impatto che potrebbe avere sulle spese quotidiane (41%), sull’insorgere di una crisi economica generale (32%) o sul non riuscire a pagare le bollette/utenze (19%).

Per contrastare il caro bollette, oltre la metà degli italiani (55%) pensa che sia necessario accelerare verso la transizione energetica e solo il 12% propone di abbandonare la corsa e puntare su fossili e nucleare. Infatti, nonostante il Belpaese risulti in linea con la media europea, cresce la percezione che l’Italia sia rimasta indietro rispetto agli altri Paese Europei sul tema rinnovabili: pensiero che accomuna il 54% degli italiani contro il 47% del 2021. Sensazione che migliora tra chi ha una buona conoscenza delle rinnovabili. Secondo gli italiani intervistati il caro bollette è imputabile principalmente alla speculazione delle aziende energetiche e della finanza, alle crisi internazionali che hanno messo in luce la scarsa indipendenza dell’Europa dai Paesi produttori e ai ritardi nelle rinnovabili. Per contrastare il rincaro, dando così anche un importante contributo all’ambiente, l’89% degli italiani si dice disposto a fare qualcosa. Il 60% pensa ad un minor utilizzo di elettrodomestici, luce e riscaldamento. In generale, cresce l’atteggiamento attivo verso il risparmio: sostituire elettrodomestici con altri a basso consumo e ridurre l’utilizzo del riscaldamento in inverno sono i comportamenti sostenibili che si è maggiormente disposti a adottare.

“I risultati dell’indagine – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti – se da un lato ci offrono una fotografia nitida della situazione di preoccupazione vissuta da cittadini, famiglie e imprese, dall’altro ci dimostrano di quanto sia in una fase matura la consapevolezza che l’unica strada da percorrere, per contrastare la crisi energetica, sia quella della transizione energetica verso le rinnovabili. Non lascia dubbi il sondaggio: solo 1 italiano su 5 avanza dubbi sul tema della transazione energetica. È il momento di superare ogni forma di ricatto energetico e di dipendenza dalle fonti fossili e che l’Italia del sole e del vento velocizzi la transizione verso le rinnovabili decuplicandone la velocità di sviluppo, spingendo sull’autoproduzione energetica, semplificando gli iter autorizzativi, aggiornando la normativa e mettendo al centro i territori”.
Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club, ha aggiunto: “Colpisce il fatto che la maggior parte dei cittadini (54%) pensi che l’Italia sia rimasta indietro rispetto ad altri Paesi Europei sulle energie rinnovabili. Era il 47% nel 2021. È il risultato dell’onda lunga di scarso impegno sulle rinnovabili a partire dal 2014. Quest’anno iniziano però ad esserci risultati interessanti (oltre il triplo rispetto agli anni scorsi) e dal 2023 in poi si assisterà ad un boom che si rifletterà anche sulla percezione degli italiani. Interessanti anche le risposte sulla transizione energetica, con una maggioranza che indica la necessità di accelerare e solo il 12% che propone di abbandonare la corsa e puntare su fossili e nucleare”.

L’articolo Ipsos: due italiani su tre sono molto preoccupati dalla crisi energetica proviene da The Map Report.

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