EEA: inquinamento oltre i limiti dell’OMS in tutta Europa, ma soprattutto in Italia

0
18
eea:-inquinamento-oltre-i-limiti-dell’oms-in-tutta-europa,-ma-soprattutto-in-italia

La Pianura Padana si conferma la zona con la peggiore qualità dell’aria in Europa. Lo ribadisce ancora una volta l’ultimo rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), che restituisce un quadro della qualità dell’aria nel continente al 2020, e delle conseguenze dell’inquinamento sull’ambiente e sulla salute, riscontrando una situazione non troppo diversa dal report precedente, pubblicato esattamente un anno fa.
L’EEA osserva, nel 2020, una temporanea riduzione delle concentrazioni di biossido di azoto (NO2) (in particolare in Francia, Spagna e Italia, dove si è registrato delle emissioni fin al 25%) come diretta conseguenza delle restrizioni dovute all’emergenza COVID-19, come il blocco dell’aviazione, del trasporto marittimo internazionale, nonché la riduzione delle attività industriali.
Tuttavia, nonostante la significativa riduzione delle emissioni, nell’anno del lockdown il 96% della popolazione urbana è stata esposta a concentrazioni di particolato fine (PM2.5) superiori alla linea guida dell’OMS del 2021 di 5 µg/m3.

Concentrazioni di PM10 in relazione al valore limite giornaliero dell’UE (Fonte: EEA)

Le più alte concentrazioni di Pm 2.5 e benzo(a)pirene si riscontrano proprio in Italia, in particolar modo nella Pianura Padana, a causa dell’elevato numero di industrie e dell’altissima densità abitativa rispetto alle altre zone del Paese, e in molte zone dell’Europa centro-orientale, con livelli eccedenti i limiti di sicurezza indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità (5 µg/m3).
Secondo i calcoli dell’EEA, il 44% del PM10 e il 58% del PM2.5 derivano dal riscaldamento degli edifici, residenziali, commerciali e istituzionali.
Ovviamente si tratta di numeri che hanno delle ripercussioni sulla salute. Secondo i dati EEA, sono 238.000 le morti premature da inquinamento da polveri sottili verificatesi in Europa nel 2020; 49.000 quelle causate dall’esposizione a livelli biossido di azoto superiori a quelli stabiliti dall’organizzazione mondiale della sanità e 24.000 le morti premature causate dall’esposizione acuta all’ozono.
Per quanto l’Europa risulti in linea con gli obiettivi di Bruxelles di ridurre del 55% le morti premature dovute a scarsa o pessima qualità dell’aria, si tratta di numeri ancora troppo alti.

L’articolo EEA: inquinamento oltre i limiti dell’OMS in tutta Europa, ma soprattutto in Italia proviene da The Map Report.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.