Il Parlamento australiano aggiorna la sua legge sul clima in quello che il primo ministro Chris Bowen ha definito un “buon giorno per il parlamento e l’Australia”. Con il nuovo disegno di legge, il governo di Anthony Albanese prevede di ridurre le emissioni del Paese del del 43% entro il 2030. Ma secondo Climate Action Tracker, il gruppo di ricercatori che monitora l’azione dei governi per la riduzione delle emissioni dei gas serra nel rispetto degli accordi internazionali, è un obiettivo “quasi sufficiente”. “Con il suo nuovo NDC (NationallIy Determined Contributions) l’Australia ha migliorato le sue ambizioni sul clima. Tuttavia la valutazione complessiva è insufficiente”, si legge nel rapporto, secondo cui il Paese dovrebbe aumentare considerevolmente i propri investimenti sul clima.
Secondo i ricercatori, per essere in linea con gli gli 1,5 gradi previsti dall’Accordo di Parigi, il governo dovrebbe porsi come obiettivo di ridurre le emissioni del 57% entro il 2030.
Il nuovo disegno di legge prevede che il governo fornisca relazioni annuali che tengano traccia dei progressi compiuti per raggiungere l’obiettivo prefissato e chiede al ministro competente di tenere in parlamento un discorso annuale sullo stato del clima.
In ogni caso, fa notare ancora Climate Action Tracker, il recente annuncio del governo Albanese di voler rimanere un fornitore globale affidabile di carbone e gas, indica una discrepanza con il disegno di legge appena definito. “Nuovi progetti di gas e carbone aumenteranno in modo significativo l’onere di mitigazione dell’Australia e comprometteranno la sua capacità di soddisfare il nuovo NDC”, scrive Climate Action Tracker.
L’articolo Il nuovo obiettivo climatico dell’Australia: -43% di emissioni entro il 2030 proviene da The Map Report.