Super cashback, scattano le denunce: cittadini esasperati, rischio flop

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    Super cashback, scattano le denunce che possono cambiare tiutto per chi sta partecipando: cittadini esasperati, rischio flop

    (Pixabay)

    Come spesso succede in Italia, fatta la legge e trovato l’inganno, o meglio il modo per aggirare l’ostacolo e non farsi condizionare dai paletti. Succede anche da quando nel nostro Paese è partita la caccia ai rimborso del Cashback di Stato e soprattutto del Super cashback.

    In quest’ultimo caso infatti non conta la cifra spesa con uno strumento di pagamento elettronico, a partire da bancomat e carte di credito, quanto il numero delle operazioni. Per questo da mesi stiamo assistendo ad uno spettacolo poco edificante. I furbetti delle transazioni approfittano dei generi commerciali che involontariamente permettono di fare più operazioni di fila e scalano posizioni.

    Succede ad esempio alle pompe di benzina, dove sono stati raggiunti casi limite con i clienti che hanno rifornito per 5, 6 centesimi ad ogni operazione mettendo giù la pompa e ritirandola su di continuo. Chi lo fa, pensando di approfittarsene, non tiene però conto di due particolari fondamentali. I gestori delle pompe hanno un costo su ogni operazione di rifornimento e la carta usata per le ricevute si paga.

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    Super cashback, scattano le denunce: i controlli finali saranno molto severi

    Una situazione esasperante, anche perché loro non ci guadagnano nulla. E allora molti hanno deciso di passare all’azione imitando quanto fatto da un collega all’inizio di maggio. Ad Ercolano un gestore aveva appeso un cartello chiaro alle pompe, dicendo di sapere bene chi era quello str***o che faceva il furbo con i rifornimenti ed era pronto per denunciarlo.

    E così minacciamo di fare altri benzinai sparsi in tutta Italia e quegli avvisi nelle ultime settimane sono andati moltiplicandosi. I benzinai si sentono penalizzati da questa situazione, stanno lavorando male e sono poco tutelati da chi invece dovrebbe avere a cuore il buon funzionamento delle pompe self service.

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    (Pixabay)

    In fondo, tutte le stazioni di servizio montano impianti di videosorveglianza e telecamere, quindi è abbastanza facile risalire ai furbetti del rifornimento. Ecco perché, danno e beffa: chi se ne approfitta ora rischia seriamente di essere denunciato ma anche di vedere cancellate le sue operazioni, perché le  transazioni ritenute anomale saranno cancellate. E allora la domanda è una sola: vi conviene?

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