Nasce il Partito Liberale Europeo, garantista e riformatore

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    Oltre 10.000 persone hanno seguito l’evento

    Aldo Torchiaro — 9 Maggio 2021

    Nasce il Partito Liberale Europeo, garantista e riformatore

    “Una nuova forza liberale, convintamente europeista, aperta al dialogo con i movimenti riformisti di centro, le iniziative civiche e il mondo moderato di centrodestra già a partire dalle prossime amministrative”. Su queste basi è nato a Roma il Partito Liberale Europeo, celebrando il primo evento politico in presenza – con quaranta persone in sala, al Capranichetta di Piazza Montecitorio – dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia. Molto centrodestra nel parterre degli ospiti intervenuti in collegamento, da Matteo Salvini a Giovanni Toti, da Maurizio Lupi a Vittorio Sgarbi, dall’ex Cinque Stelle Emilio Carelli all’ex Sindaco di Parma, Pietro Vignali.

    Tutti concordi nel richiamo alla collaborazione, nella diversità delle anime di una coalizione, sì variegata, ma pronta a ritrovarsi sui principi della libertà di impresa, della modernizzazione del Paese e delle riforme di sistema, innanzitutto fisco e giustizia. “Queste sfide non si vincono senza un atteggiamento rivoluzionario. Una predisposizione che noi liberali coltiviamo da sempre, perché fa parte della nostra cultura fondata sulla libertà garantita dal rispetto delle regole. E già dare vita con costruttività ad un soggetto politico basato sulla capacità del mondo imprenditoriale è un gesto rivoluzionario”, così Francesco Patamia, il trentaduenne eletto Presidente del Ple.

    La nuova forza politica si colloca in posizione fortemente critica verso le esperienze del passato, ma apprezza le novità portate dalla nuova guida di Palazzo Chigi. “Con Mario Draghi l’Italia è finalmente di nuovo protagonista in Europa e nel mondo, dobbiamo riconoscere che la sua figura ha saputo imprimere una vera svolta dopo la delusione generata dal suo predecessore”, ha detto Marco Montecchi, segretario nazionale del Ple, nel suo discorso all’assemblea. “Non esiste forza liberale che non sia garantista, e il tema della giustizia per noi sarà una priorità, perché è la chiave dalla quale si dipanano le criticità principali del nostro sistema, come dimostrano i casi Palamara e Loggia Ungheria”, ha aggiunto Montecchi.

    Una rilevazione realizzata da Noto Sondaggi, presentata nel corso dell’evento, ha mostrato come una forza liberale avrebbe oggi in Italia un potenziale elettorale del 35%. Anche Italia Viva ha salutato con favore l’evento: “I migliori auguri di buon lavoro al neonato Partito liberale europeo” sono stati rivolti da Marco Di Maio, vice-presidente del gruppo di Italia Viva. “Molti sono i valori comuni che ci uniscono nell’impegno politico per rilanciare la centralità dei valori cardine delle democrazie liberali e un europeismo capace di coniugare pragmatismo e visione”.

    Il dibattito che ha animato l’assemblea fondativa, moderato dalla giornalista Laura Tecce, è stato introdotto da un saluto della Presidente del Senato, Casellati. Particolare emozione ha suscitato l’intervento di Vincenzo Zoccano, acclamato Vicepresidente del Ple. Zoccano, non vedente che ha avuto alti incarichi di rappresentanza nel mondo dei disabili ed è stato anche Sottosegretario alle disabilità nel governo Conte I, ha parlato di una “Politica cieca che non valorizza, come invece fanno i liberali, i diversamente abili”. Il professor Mauro Alvisi ha richiamato la necessità di fornire alla politica gli strumenti qualificanti per approntare un codice etico e reputazionale certificato, ed è al lavoro per dotare il partito di un Centro studi. Molti applausi per l’onorevole Giuseppe Basini, fondatore della “Destra liberale” che oggi è nella Lega; per l’avvocato Vincenzo Palumbo, custode della memoria dell’impegno politico liberale; per Anna Pensiero, giovane avvocata che guida la commissione “Pari Opportunità” del PLE.

    Il partito, articolato su base regionale con sedi aperte simultaneamente oggi in otto regioni, ha visto parlare da Roma il coordinatore del Lazio, ingegner Pasquale Marasco; il coordinatore della Campania, Stefano Maria Cuomo; il coordinatore del Veneto, Claudio Saragozza e il coordinatore del Molise, l’imprenditore del tessile Romolo D’Orazio che è anche segretario regionale di Confartigianato. Un ringraziamento speciale è stato tributato dall’Assemblea Fondativa all’indirizzo di Franco Paolo Aquaro, tra i primi promotori dell’iniziativa. Oltre diecimila persone hanno seguito l’evento in diretta streaming.

    Romano e romanista, sociolinguista, ricercatore, è giornalista dal 2005 e collabora con il Riformista per la politica, la giustizia, le interviste e le inchieste.

    © Riproduzione riservata

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