Da dicembre 2020, i Vip di Milano, non potevano stare più così tranquilli a causa di una gang di ladri specializzati in furti ai danni di personaggi famosi; arrestati oggi a Milano, tra le vittime di questi malviventi, anche Diletta Leotta e il difensore dell’inter Hakimi.
Essere un personaggio noto a tutti non comporta solamente benefici, ma anche numerosi problemi; ad essere costantemente sotto attacco, oltre alla privacy sulla propria vita sentimentale per alimentare la cronaca rosa, anche informazioni molto personali.
Non sono nuove gang di ladri che hanno come principale obbiettivo personaggi della televisione, come accaduto in diverse occasioni.
Uno degli ultimi casi che avevano fatto sprofondare nello sconforto i “vipponi” residenti a Milano, era un gruppo organizzato di ladri, i quali prediligevano le case dei vip.
Questo gruppo di ladri veniva definito come “acrobati“, in quanto specializzati in una specie di parkour, ossia lo sport estremo di scalare muri e barriere architettoniche, ai danni delle ville di molti personaggi.
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Per fortuna, il gruppo formato da 4 cittadini di origine serba, è stato fermato; adesso dovranno rispondere dell’accusa di furto con scasso, violazione di domicilio ed altri crimini minori.
Chi sono le altre vittime dei ladri acrobati?
La prima segnalazione risale al 12 dicembre 2020, direttamente da via San Nicolao; dopo la prima segnalazione sono partite le indagini che, nel giro di tre mesi, hanno condotto all’arresto dei quattro serbi.
Nella refurtiva sequestrata dalle forze dell’ordine, contenente abiti firmati, rolex e denaro contante oltre i 14mila euro, sono riusciti a risalire a tutte le persone derubate.
Tra le vittime della gang dei ladri acrobati, troviamo Diletta Leotta, alla quale erano stati sottratti dei rolex e borse firmate, l’influencer Eleonora Incardona (cognata della stessa Leotta) e probabilmente anche il difensore dell’inter Hakimi.
I ladri sono stati arrestati volta per volta, l’ultimo componente bloccato circa 48 ore fa, dopo segnalazioni della loro presenza nel quartiere rom di Milano in via Monte Bisbino.
Le indagini sono ancora in corso per stabilire, attraverso la preziosa refurtiva, tutte le persone coinvolte e la possibile implicazione di altre persone non individuate.