Inter, Conte espulso nel finale della partita pareggiata a Udine attacca l’arbitro Maresca: “Sei sempre tu”. A cosa si riferisce?

Nessun aggancio in vetta, nessun titolo di campione d’inverno e un passo indietro rispetto alla prestazione eccellente offerto contro la Juventus, Ma a far arrabbiare Antonio Conte a Udine non è stato lo 0-0 della sua squadra che ha creato anche poco. Nel finale l’allenatore è stato cacciato dal campo dopo una discussione con l’arbito Maresca e non è finita lì.
L’allenatore interista ha protestato per un motivo specifico, il direttore di gara non ha gradito e dopo averlo ammonito, l’ha anche espulso. Così salterà come minimo la sfida di sabato prossimo contro il Benevento, ma dovremo aspettare le decisioni del Giudice Sportivo.
Prima di allontanarsi dal campo, tutti hanno sentito indistintamente Conte urlare all’indirizzo dell’arbitro la sua rabbia: “Sempre tu, anche alla Var, sempre tu“. Logico riavvolgere il nastro e pensare alla partita Inter-Parma del 30 ottobre scorso quando in campo c’era Pairetto e al video il fischietto napoletano. A fine gara mancava in chiaro rigore per fallo su Perisic, non visto da nessuno. E casualmente, ma forse no, Maresca era alla prima direzione stagionale dell’Inter.

Non è finita lì, però, perché dopo il fischio finale anche Lele Oriali che segue l’Inter in panchina come dirigente è andato a chiedere spiegazioni. Espulso pure lui, con Maresca che secondo le testimonianze dal campo avrebbe anche commentato così: “Dovete accettare quando non riuscite a vincere”.
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Conte e Maresca, i motivi della lite. Ma a fine partita il tecnico smorza i toni
Secondo Sky Sport il confronto verbale tra Conte e Oriali da una parte, Maresca dall’altra sarebbe continuato a che dopo la fine della partita, nel tunnel verso gli spogliatoi. Atmosfera tesa anche se tutto è durato pochi minuti e poi la calma ha preso il sopravvento.

L’allenatore nerazzurro ai microfoni di Sky Sport ha spiegato così l’episodio. “Penso che un po’ più di recupero poteva venire accordato. Ho protestato per questo e l’arbitro mi ha prima ammonito e poi mandato via, non eravamo d’accordo sul minutaggio del recupero. Quattro minuti mi sono sembrati pochi, ma l’arbitro deve prendere decisioni e noi dobbiamo accettarle anche se a volte non si è d’accordo”.
Poi Conte ha spiegato che comunque loro non fanno la corsa sul Milan ma continuano a guardare solo in casa propria. “Cerchiamo di lavorare e dare sempre il massimo di noi stessi. Tra le tantissime difficoltà che abbiamo avuto quest’anno, stiamo recitando un ruolo da protagonisti. La storia del club merita questo. Ora c’è tutta la seconda parte di stagione da giocare. Ma quanto fatto nell’ultimo anno e mezzo è qualcosa di bello nonostante le difficoltà che a volte non si vedono da fuori”, ha concluso Conte. E martedì sera secondo derby stagionale, per i Quarti di Coppa Italia.