Oral-B iO 9: lo spazzolino che ci sgrida ogni mattina

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Il rimprovero arriva di prima mattina, con tanto di faccina triste che compare sul piccolo monitor a sottolineare il disappunto. Lo spazzolino smart iO serie 9 della Oral-B non è affatto contento di come ci siamo lavati i denti. All’operazione, durata poco più di un minuto, appioppa un voto basso e sulla app dello smartphone mostra tutte le zone sulle quali siamo passati distrattamente, troppo veloci o con eccessiva forza. Ecco l’igiene dentale di nuova generazione, smart e connessa. Sostiene di usare algoritmi raffinati, ha un piccolo schermo a colori, un anello luminoso attorno alla testina che invia avvertimenti quando si esagera con la pressione e, soprattutto, esprime giudizi.

La sensazione, grazie alle microvibrazioni e alle sette modalità di spazzolatura, è di avere fra le mani l’anello mancante fra la pulizia dal dentista e quella domestica. È chiaro che, anche quando si viene rimproverati per essere stati frettolosi, lo iO riesce a pulire come uno spazzolino analogico non arriverà mai a fare, se non forse quando viene usato molto a lungo e con grande perizia e pazienza. Costa però 300 euro circa. Sono tanti, ma non per chi vuole o deve tenere gengive e denti sempre in ottima salute. 

Di alternative ce ne sono, iniziando dal Philips Sonicare DiamondClean Smart, che ha anche lui la sua app e quattro modalità di spazzolatura. Sulla carta è leggermente meno evoluto dell’iO, che ha perfino il caricatore wireless, ma ha un prezzo un po’ più basso. In entrambi i casi, pulendo in maniera differente rispetto allo spazzolino vecchia maniera, per stare del tutto tranquilli è meglio prima chiedere al dentista se apparecchi del genere fanno al caso nostro o rischiano invece di essere controproducenti.

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