Coronavirus nel mondo: l’Oms: variante inglese diffusa in almeno 60 Paesi

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La variante britannica del nuovo coronavirus continua a diffondersi in tutto il mondo ed era presente la scorsa settimana in 60 paesi e territori, 10 in più rispetto al 12 gennaio: lo ha fatto sapere l’Organizzazione mondiale della Sanità. La variante sudafricana, che, come quella inglese, è molto più contagiosa del virus originale SARS-CoV-2, si diffonde più lentamente ed è presente in 23 paesi e territori, 3 in più rispetto al 12 gennaio, precisa l’Oms nel suo rapporto epidemiologica settimanale.

Von der Leyen: “Ora gli Usa si uniscano all’Ue”

“Ci attendiamo dal nuovo governo americano che si unisca al nostro sforzo” nella lotta al Covid-19 e “proporremo agli Stati Uniti di rilanciare la nostra opera per rafforzare la preparazione e la risposta” alla pandemia “al vertice di Roma sulla sanità del G20 a maggio”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo.

Cina: Pechino in lockdown. Confinate 1,7 milioni di persone

Pechino ha imposto il lockdown a 1,7 milioni di persone nel distretto di Daxing, a sud della capitale dove si trova il nuovo aeroporto, dopo che sono stati trovati sei casi di Covid-19 per un totale nella città salito a quota 15. “I casi rilevati a Daxing hanno lanciato l’allarme, la situazione epidemica è dura e complessa”, ha affermato Xu Hejian, portavoce della municipalità, in conferenza stampa. Pechino ha anche esteso a 28 giorni il periodo di restrizioni a chiunque arrivi dall’estero, di cui 14 di quarantena in strutture centralizzate.

Portogallo, urne a domicilio per le elezioni

Le autorità portoghesi hanno adottato misure eccezionali per garantire che il voto di domenica sia possibile, anche con il paese in piena pandemia. Per 48 ore, una serie di squadre con indumenti protettivi e accompagnati da un agente di polizia hanno raccolto i voti di chi è in quarantena e dagli anziani delle case di riposo che si erano registrate al servizio. Agli elettori è stata data una scheda elettorale per contrassegnare la propria scelta. In una casa di cura per anziani a Montijo, una città a 30 chilometri da Lisbona, il team elettorale ha allestito martedì una cabina improvvisata per otto persone. Tutti i voti vengono conservati per giorni in un’urna chiusa a chiave fino al momento del conteggio. Il Portogallo ha registrato 218 morti nelle ultime 24 ore – una ogni sette minuti – un nuovo picco. Ma meno di 13.000 persone – circa il 15% degli aventi diritto – si sono iscritte al servizio di raccolta dei voti, hanno detto i funzionari, tra le lamentele dei potenziali elettori che dicono di aver ricevuto un preavviso sulla possibilità di votare a domicilio solo all’ultimo momento. Domenica saranno aperti 12.000 seggi elettorali, 2.000 in più del solito, per evitare assembramenti. La votazione anticipata di domenica scorsa ha registrato un’affluenza record, con lunghe code che si sono formate in alcune zone.

Germania, record di cremazioni per il Covid. Il sistema è vicino al collasso

In Germania e in particolare in Sassonia – molto colpita dalla pandemia – c’è stato un numero così alto di decessi da mandare in tilt le cremazioni. A dicembre, in Sassonia sono morte più del 100% di persone rispetto alla media degli ultimi dieci anni che hanno scelto, nel 90 per cento dei casi di essere cremati. E la tendenza è in aumento. A causa dell’aumento dei decessi, tutte le strutture sassoni stanno lavorando al limite del collasso anche se sono stati organizzati più turni. I defunti devono essere conservati per un periodo di tempo più lungo per cui le città hanno aperto degli spazi aggiuntivi per questo scopo come immobili comunali e persino stanze prese in affitto.

Giappone, no al vaccino obbligatorio per le Olimpiadi

La distribuzione del vaccino contro il coronavirus non è un prerequisito per andare avanti con l’organizzazione delle Olimpiadi di Tokyo questa estate. Lo ha detto il capo di Gabinetto giapponese, Katsunobu Kato, in una conferenza stampa. “Stiamo valutando l’implementazione di misure coordinate per avere dei Giochi che abbiano un livello affidabile di sicurezza, anche senza rendere il vaccino un obbligo”. La visione di Kato è condivisa dal premier Yoshihide Suga – determinato ad ospitare le Olimpiadi nella capitale tra poco meno di sei mesi dopo il rinvio deciso l’anno scorso, malgrado la recente impennata delle infezioni di Covid nel Paese e la contrarietà crescente della popolazione.

In un sondaggio condotto a inizio mese dall’agenzia Kyodo, circa l’80% degli intervistati si è detto favorevole a un ulteriore posticipo, o addirittura alla cancellazione dei Giochi.

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