Dal World economic forum emerge il rapporto sul rischio di una possibile pandemia ignorato per 15 anni, il quale ora potrebbe trasformarsi in un serio rischio a lungo termine
Per ben quindici anni è stato ignorato l’allarme sui rischi di una possibile pandemia ed ora gli effetti del suo arrivo rischiano di pesare sul mondo di imprese, lavoro e soprattutto sulle nuove generazioni. Questo è quanto emerso dal rapporto sui rischi globali e gli effetti a breve, medio e lungo termine del World economic forum 2021.
LEGGI ANCHE—> Vaccino Covid, in arrivo 8mila dosi a Roma per medici liberi professionisti
Da Davos fanno sapere che la pandemia ora potrebbe “mettere in discussione la coesione sociale”. A pagare gli effetti di tali rischio saranno i giovani in tutto il mondo, poiché dovranno affrontare la seconda crisi globale della loro generazione “che li potrebbe escludere dalle opportunità del prossimo decennio”.
Rischi a breve, medio e lungo termine della pandemia da Covid-19
Nel report si sottolinea come il 2020 abbia assistito agli effetti catastrofici dell’ignorare i rischi a lungo termine di una crisi come quella pandemica. “La pandemia Covid-19 non solo ha causato milioni di vittime, ma ha anche ampliato le disparità sanitarie, economiche e digitali di lunga data”, si precisa nel report del Wef.
Oltre l’impatto sulle nuove generazioni, il Covid-19 minaccia anche la persistenza sul mercato di aziende e forza lavoro. Potrebbe infatti crearsi un’ulteriore disparità, causando una nuova “frammentazione della società”.
LEGGI ANCHE—> Covid, Pregliasco: “La variante brasiliana ci preoccupa”
Nel breve termine, invece, c’è il timore legato alla diffusione di malattie infettive, crisi occupazionale, divario digitale e disillusione dei giovani. Nel medio periodo a preoccupare sono i rischi economici e tecnologici. Nel lungo periodo, infine, si temono le minacce derivanti da armi di distruzione di massa, collasso dello stato e perdita di biodiversità.