Stati Uniti, per l’Inauguration Day schierati 25 mila militari. Trump non vedrà Biden: volerà in Florida poco prima

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    Sale la tensione in vista dell’Inauguration Day di mercoledì, quando il nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden si insedierà ufficialmente a Washington. Le misure di sicurezza sono state ulteriormente rafforzate, con il Pentagono che ha autorizzato il dispiegamento fino a 25 mila uomini della Guardia Nazionale, a difesa della cerimonia del giuramento. I militari inizialmente previsti per le strade della capitale federale erano 21 mila.

    Trump non ci sarà: mercoledì mattina volerà in Florida

    Donald Trump lascerà la Casa Bianca mercoledì mattina, alcune ore prima la cerimonia dell’Inauguration Day. Secondo diverse fonti amministrive citate dai media americani, il Marine One, l’elicottero presidenziale, porterà per l’ultima volta Trump alla base di Andrew dove ad attenderlo per l’ultimo volo ci sarà anche l’Air Force One, a bordo del quale si sposterà in Florida nella sua residenza di Mar-a-Lago, a West Palm Beach. Sulla pista della base verrà organizzata una cerimonia di addio con tanto di red carpet, banda militare e 21 salve di cannone. Alcuni membri dello staff della Casa Bianca lo seguiranno in Florida dove continueranno a lavorare per l’ex presidente e la sua famiglia

    Facebook blocca in raduni attorno a Capitol Hill

    Nei giorni scorsi l’Fbi aveva lanciato l’allarme su possibili proteste armate, nella capitale degli Usa come pure in altri Stati. Anche per questo Facebook ha annunciato che bloccherà chiunque userà la piattaforma social per organizzare eventi o raduni attorno a Capitol Hill. La decisione durerà fino a mercoledì. Il social ha spiegato in un post che si tratta di una misura decisa per limitare il rischio di nuove violenze dopo l’assalto al Congresso nel giorno dell’Epifania.

    Fbi arresta veterano che inneggiava alla rivolta contro gli anti-Biden

    La tensione è alta non solo sul fronte dei sostenitori del presidente uscente Donald Trump. lo testimonia pure l’arresto in Florida da parte dell’Fbi di un veterano dell’esercito che aveva lanciato una chiamata alle armi per fermare i manifestanti trumpiani decisi a contestare Joe Biden. Daniel Baker, 33 anni, ha messo gli agenti sulle sue tracce dopo aver scritto sui social un messaggio di minaccia: “Questo è un golpe armato e possono essere fermati soltanto da una comunità armata. Se hai paura di morire combattendo il nemico, resta a vivere a letto”. Il veterano, che vive a Tallahassee, aveva fatto parte della fanteria prima di essere buttato fuori nel 2007, per motivi non resi noti. Secondo l’accusa, da giorni Baker stava cercando di identificare alcuni partecipanti all’assedio al Congresso. “Sperate solo – aveva scritto – che i poliziotti vi trovino prima di me, perchè io credo nelle torture dei prigionieri per farli parlare”. Il veterano è stato arrestato venerdì mattina.

    Pelosi: “Indagini sui repubblicani che aiutarono gli assalitori”

    La speaker della Camera, Nancy Pelosi, ritiene che i rappresentanti del Congresso che avessero aiutato i manifestanti potrebbero essere incriminati. Lo riporta il sito The Hill. Da giorni crescono le voci dei Democratici convinti che i loro colleghi repubblicani avrebbero aiutato i sostenitori trumpiani a orientarsi dentro Capitol Hill. Il sospetto nasce dalla testimonianza di una rappresentante dem, che sostiene di aver visto alcuni manifestanti girare per i corridoi del Congresso il giorno prima dell’assalto. Ad accompagnarli erano alcuni repubblicani. Il leader della minoranza, il conservatore Kevin McCarthy ha chiesto l’istituzione di una commissione bipartisan per indagare.

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