
Gli studenti delle scuole adesso protestano con forza. Mentre gli istituti rimangono chiusi senza alcuna data certa per il rientro, questa mattina in diverse città è stato organizzato uno sciopero della didattica a distanza, un sistema di insegnamento che non funziona come dovrebbe per ammissione dello stesso ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. A Milano i ragazzi di Rete Studenti Milano hanno consegnato un documento indirizzato, tra gli altri, al Presidente della Regione Attilio Fontana, segnalando diverse criticità e chiedendo il ripristino di tutte quelle condizioni necessario per poter realmente godere del diritto allo studio.
Le criticità della “dad” e le richieste degli studenti
Nel documento stilato dagli studenti vengono evidenziate le enormi criticità della didattica a distanza. In particolare, gli studenti temono effetti collaterali quali stress visivo, abbassamento delle capacità di apprendimento, aumento della stanchezza, disturbi fisici, totale privazione della socialità. Ma ci sono altri aspetti importanti che, secondo i ragazzi, rischiano di creare importanti disparità sia all’interno della scuola che nella società: è quello che può accadere con l’accentuarsi dell’insegnamento unidirezionale e puramente nozionistico mentre diventa assai concreto il pericolo dell’insinuazione di grandi multinazionali del digitale nella scuola. La realtà di oggi non è però il frutto della casualità, l’accusa è chiara e diretta a chi per anni ha continuato a tagliare i fondi destinati a questo settore, a chi ha creato classi pollaio, a chi non ha mai programmato interventi radicali per eliminare le criticità delle strutture scolastiche.
I ragazzi, che vogliono tornare in aula in sicurezza, chiedono:
• abbonamenti di bike-sharing gratuiti o a prezzi minimi;
• agevolazioni e aumento dei mezzi per chi abita fuori dal comune di Milano;
• potenziamento del trasporto pubblico;
• contratti a tempo determinato con aziende di turismo per sfruttare ogni risorsa rivolgendola alla scuola;
• mezzi sicuri, poco affollati, sanificati regolarmente e sempre forniti di gel igienizzante.
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Hai guardato il video che racconta tutte le cose che abbiamo fatto, insieme, nel 2020? Bene: quest’anno dev’essere l’anno della svolta. Insieme, dobbiamo arrivare nelle case di tutti gli italiani.
Conosci il vecchio detto “l’unione fa la forza“? Oggi è più attuale che mai: è il solo modo che abbiamo di reagire a un mondo che sappiamo istintivamente essere sbagliato e che vogliamo cambiare, prima che lui cambi noi.
Spegniamo la televisione del dolore e della paura. Accendiamone una nuova, che smetta di trattarci come telespettatori o clienti di una televendita. Una televisione dei cittadini, per i cittadini. Nel 2020, con il vostro aiuto, l’abbiamo fatta nascere, e oggi ci sono App su tutti i dispositivi e ben tre regioni sul digitale terrestre, Lazio, Lombardia e Piemonte. Nel 2021 dobbiamo completare l’opera e coprire l’intero territorio nazionale. Dobbiamo! Non c’è alternativa, lo sai anche tu.
Non importa quanto sembri difficile: nessuno credeva che saremmo arrivati fin qui, senza i soldi delle multinazionali, delle banche, dei governi, dei grandi “filantropi”. E invece… Quindi, dimmi: adesso cosa ci impedisce di compiere anche il prossimo passo? L’unico limite è la nostra volontà. L’unico ostacolo è la nostra convinzione. Con li tuo aiuto possiamo farcela, possiamo arrivare ovunque. Perché tutti insieme siamo un’onda gigantesca. Un’onda che travolge tutto.
Coraggio: metti la tua goccia nel vaso, e facciamolo traboccare!
Claudio Messora
non mollate … e sopratutto non cambiate
Buon lavoro e complimenti!
sono già abbonata, e questa donazione è da parte dei miei genitori.. forza ragazzi.. sempre di più!!!!
Grazie di esistere, avrete periodicamente il mio sostegno. Ho disdetto il canone Rai e quei soldi sono per voi.
Complimenti
Grazie oer il vostro lavoro