La scia dell’attacco al governatore ligure (e di centrodestra) Giovanni Toti, bersagliato sui social network per il benvenuto a Louis – primo nato del 2021 – e per aver sostenuto che “Chi nasce in Liguria è ligure”, ha una coda lombarda. Bresciana, per la precisione. Innescata da un post sul profilo pubblico di “Brescia ai Bresciani”, formazione che raggruppa fuoriusciti di Forza Nuova, e di Casapound, dell’area skinhead e della curva locale.
“La prima ‘bresciana’ del 2021 – sostengono i neofascisti con il simbolo della Leonessa – è Ayat da genitori pakistani, solo un’ora dopo è arrivato Niccolò da genitori italiani, a Manerbio. Continua la tendenza della nostra provincia ad avere il triste primato di un nato su due come ‘nuovo’ bresciano”.
Razzismo patente. Dichiarato e rivendicato da un gruppo che in provincia di Brescia vanta alcuni consiglieri comunali e ha legami con formazioni gemelle da Como a Mantova, da Varese a Verona. Chiude il post: “Qualcuno la chiama integrazione (?), molti italiani invasione silenziosa. Non facciamoci sostituire. La nostra lotta è nella quotidianità di ogni gesto”.
A differenza del messaggio di Toti, che in un giorno ha raccolto oltre 4300 commenti (molti quelli rimossi) e quasi 8mila like, la sparata di “Brescia ai Bresciani” non va oltre il centinaio di interazioni e i quattro commenti. Uno dei quali assai critico: “Da bresciano da generazioni vi ho seguito e ho apprezzato molti dei vostri post.. Questo post razzista fa veramente vomitare… Chi l’ha scritto visto che siamo in argomento, probabilmente è frutto di un parto anale… Vergognati..