Il mondo dell’Alta Moda si veste di nero per un grave lutto. Pierre Cardin, artista della couture francese, ci ha lasciati a 98 anni. Il suo enorme apporto al mondo dell’Haute Couture resterà sempre nelle menti di tutti.
L’Haute Couture piange una delle menti più brillanti ed eclettiche dell’ultimo secolo: Pierre Cardin. All’età di 98 anni si è spento uno degli stilisti e designer più creativi ed anticonformisti di tutti i tempi. Dopo essere stato rifiutato da Balenciaga, Pierre iniziò a lavorare per Dior, per poi fondare la sua azienda nel 1953.
Dal 1953 fino al suo ultimo giorno di vita, non ha mai smetto di progettare ed inventare, tenendo sempre a mente l’idea di una donna libera e la sua passione, quasi ossessione, per lo spazio.
La storia di Pierre Cardin
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Pietro Costante Cardin, nato il 2 Luglio 1922 in un piccolo paese in provincia di Treviso, è emigrato da ragazzino in Francia, dove adattò il suo nome in Pierre. Mosse i primi passi nella moda iniziando da marchi noti come Elsa Schiapparelli, per poi essere uno dei primi sarti nel primo studio di Christian Dior.
Pierre ha vissuto sulla sua pelle la nascita dell’Haute Couture francese, apportando la sua personalissima visione della moda e dello stile. Appassionato di tagli unisex, fu il primo a “sporcare” il nome dell’alta moda francese facendo confezionare una collezione dai grandi magazzini, venendo così cacciato dalla Chambre Syndacale francese.
Ossessionato dallo spazio, le sue prime collezioni irrompono in una moda che si stava pian piano liberando di crinoline e corsetti, con delle linee che non rispettavano la silhouette femminile, ma rendevano l’abito un’estensione del pensiero futurista dello stilista.
Amante della vita mondana, acquistò anche una serie di ristoranti francesi ed una residenza nella sua regione d’origine, il Veneto, precisamente nella città lagunare di Venezia. Le sue origini italiane infatti sono palesi nelle sue creazioni, così come lui stesso non ne ha mai fatto mistero.
Nel 2019, al festival del cinema di Venezia, un film-documentario dedicato a lui, intitolato House of Cardin di P. David Ebersole, Todd Hughes. Nel film si ripercorre anche la carriera di designer e dei numerosi mobili disegnati da Pierre Cardin e dei palazzi nobiliari arredati con un tocco futurista a lui tanto caro. Uno dei grandi progetti mai realizzati da Cardin è quello di un “palazzo di luce”, progettato interamente da lui come una residenza personale.
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Il 2020 si conclude con questa triste notizia che lascerà il mondo della moda senza una delle personalità che hanno contribuito ad assottigliare il confine tra l’alta moda e le persone, dando all’Haute Couture i contorni di qualcosa di palpabile, artistico e dannatamente desiderabile.