Nessuna speranza per la piccola Aurora, la sua vita finisce a due anni

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    Dopo due giorni, è finito il tempo della speranza per la piccola Aurora, due anni. Per l’unica sopravvissuta alla strage di Carignano, infatti, alle tre e mezza di oggi pomeriggio è iniziato il periodo di osservazione necessario prima di decretarne il decesso. La bambina era stata colpita domenica notte durante il sonno con un colpo di pistola alla testa dal padre, Alberto Accastello, 40 anni, che aveva ucciso anche il gemellino Alessandro, la madre Barbara Gargano, 38 anni, e il cane, prima di sparare verso di sé l’ultimo colpo.

    i medici del reparto di Rianimazione del blocco Covid del Regina Margherita di Torino, dove la bambina era stata ricoverata perché contagiata dal coronavirus, hanno fatto quanto potevano per salvarla, ma le condizioni erano parse fin da subito disperate. La bambina, arrivata in coma, non ha mai ripreso conoscenza e le sue condizioni non hanno mai accennato a miglioramenti, fino a quando è stata riscontrata l’assenza di flusso al cervello e la morte cerebrale. A quel punto è iniziato il perido di osservazione, che si esaurirà, salvo miracoli, in serata.

     

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