Rino Rappuoli: possibile svolta nella cura. lo scienziato “Funzionano gli anticorpi monoclonali”Coronavirus”

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Possibile svolta nella cura contro il Coronavirus. Arriva da Siena dove lo scienziato Rino Rappuoli, microbiologo classe 1952, uno dei più noti e apprezzati al mondo nel suo campo, medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica nel 2005, padre del vaccino contro il meningococco B e C e di quello contro la pertosse, annuncia di essere riuscito a individuare anticorpi monoclonali che funzionano contro il Covid 19. In una intervista su RaiNews concessa a Gerardo D’Amico, Rappuoli (direttore scientifico e responsabile della attività di ricerca e sviluppo esterna presso Gsk Vaccines)ha spiegato nei dettagli di cosa si tratti, i passi compiuti, quelli ancora necessari e i tempi che occorreranno qualora tutto proceda nel migliore dei modi per arrivare alla realizzazione di un farmaco.
Rappuoli: funzionano i nostri anticorpi monoclonali, la cura contro il Covid19 C’è una importante svolta sul fronte della cura di Covid19: Rino Rappuoli, uno dei microbiologi più citati e noti al mondo, il padre del vaccino contro meningococco B e C e quello contro la pertosse, è riuscito a trovare degli anticorpi monoclonali che funzionano contro il nuovo coronavirus. Spiega di cosa si tratti e le prospettive per arrivare ad un vaccino nell’intervista a Gerardo D’Amico -Come ha sottolineato ai microfoni di “RaiNews 24”, gli anticorpi “sono un farmaco essenzialmente naturale, poiché prodotto dall’uomo stesso, e capace di bloccare l’infezione virale. Essi possono essere dati alle persone positive al test, così da fermare la malattia e l’infezione, oppure a chi combatte il virus quotidianamente in prima linea, come medici, infermieri, sanitari e forze dell’ordine”. La differenza con il plasma iperimmune, di cui si fa un gran parlare in questo periodo per la sua efficacia nelle sperimentazioni condotte sin qui, consiste nel fatto che il plasma viene prelevato dai pazienti e dunque c’è bisogno che qualcuno si ammali per sviluppare il farmaco, mentre gli anticorpi monoclonali possono essere prodotti su scala industriale senza che vi sia la necessità di avere nuovi contagi. “Inoltre – ha precisato Rino Rapuelli. non tutto il plasma va bene e ci sono sempre i rischi di potenziali infezioni. Tuttavia, in assenza di alternativa, al momento è un buon rimedio”. Fra quanto tempo saranno disponibili gli anticorpi monoclonali? “Tra 8-9 mesi. Preciso che dopo alcuni mesi dalla prima dose di anticorpi, bisognerà assumerne un’altra o vaccinarsi, non appena sarà disponibile un vaccino”.

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