
Nelle ultime settimane nelle strutture per anziani sarebbero stati inviati non solo pazienti Covid dimessi dagli ospedali ma anche altri malati non ufficialmente positivi perché non sottoposti a tampone. Durata 19 ore la perquisizione al Don Gnocchi-Palazzolo
Non solo pazienti ufficialmente Covid trasferiti dagli ospedali sulla base delle delibera regionale dell’8 marzo. Nelle Rsa, dopo lo scoppio dell’epidemia, sarebbero stati accolti anche malati, non positivi perché senza tamponi effettuati ma affetti anche da polmoniti, sulla base di “convezioni” già in atto da tempo sulle degenze nelle case di riposo di anziani provenienti da strutture sanitarie. E’ uno dei fronti, da quanto si è appreso, su cui stanno lavorando investigatori e inquirenti milanesi nelle indagini sui contagi nelle residenze assistenziali.
In sostanza, nelle indagini che vedono al centro una ventina di Rsa, tra cui anche il Pio Albergo Trivulzio e il Palazzolo-Don Gnocchi di Milano, si stanno verificando, da un lato, gli “ingressi” di pazienti Covid arrivati nelle residenze sulla base dell’ormai nota delibera. Si deve accertare se siano state prese misure adeguate per isolarli dagli ospiti e se questi spostamenti possano aver favorito la diffusione del virus. Il Pat, su indicazione della Regione Lombardia, ha fatto da centro organizzativo di smistamento di questi malati.