Roma. Quel che i cattivi non riescono a fare, il coronavirus può. E così Tom Cruise, l’eroe senza paura di «Mission Impossible», scappa dall’Italia. La produzione americana ha annullato il set di Venezia per l’edizione n. 7 della saga di Ethan Hunt, ed è scontato che salteranno anche le riprese a Roma. Per chi vive di cinema, è un dramma. Ma lo è per l’Italia intera, perché il ritorno d’immagine a livello planetario di queste produzioni era inestimabile. E l’effetto nel 2020 è perduto.
Il danno è enorme, insomma. Centinaia di maestranze e attori perdono il lavoro. La Paramount sta cercando luoghi alternativi nel mondo per terminare «Mission Impossible 7» e l’effetto si potrebbe riverberare anche per il set di «Mission Impossible 8», che è in fase di studio.
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Nè c’è soltanto Tom Cruise che abbandona l’Italia. Cresce la lista delle produzioni cinematografiche, internazionali e nazionali, che saltano. Tutto per colpa del contagio da coronavirus, reale o temuto che sia. Netflix ha rinviato per cautela di qualche settimana il set della serie «Zero», ideata dallo scrittore ventisettenne Antonio Dikele Distefano. Sempre Netflix ha annullato la produzione del film «Notice», che avrebbe comportato un investimento in Italia di 50 milioni. Sono altri 400 lavoratori del cinema che restano a spasso. E ancora. Showtime, HBO, Amazon, Disney: erano attesi i primi sopralluoghi per produzione di serie tv importanti e i segnali non sono affatto incoraggianti. Sono in stallo anche le riprese per la nuova serie sui ladri d’arte che la CBS si apprestava a girare a Firenze. «È una catastrofe per l’intera filiera del cinema italiano», dice laconico Francesco Rutelli, presidente dell’associazione di categoria ANICA.
Sì, il cinema italiano è davvero in ginocchio dopo appena dieci giorni di emergenza. La paura del contagio sta producendo effetti tellurici come scosse di terremoto. Le sale sono chiuse nelle Regioni del Nord, oppure, dove ancora sono aperte, desolatamente vuote. Nell’ultimo week-end gli spettatori sono calati dell’85% rispetto agli stessi giorni dell’anno scorso. Si stimano milioni di perdite.
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