Coronavirus rallenta in Cina. 8 nuovi casi di contagi provenienti dall’Italia

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Pechino registra il minor numero di infezioni da 6 settimane. Preoccupa l’epidemia in Corea del Sud, dichiarato stato di “guerra contro il virus” e stanziati 25 miliardi di dollari. Negli Usa 6 morti, Trump chiede di accelerare sul vaccino

Rallentano i contagi in Cina, mentre in Corea del Sud l’epidemia continua a diffondersi a ritmi allarmanti. Il coronavirus comincia a spaventare gli Usa, ma Donald Trump rassicura sulla capacità di reazione e Mike Pence annuncia un

In Cina primi segnali positivi. Pechino registra ulteriori 125 nuovi casi di coronavirus, ma si tratta del livello più basso delle ultime 6 settimane, dal 21 gennaio. Il bilancio delle vittime si aggiorna di ulteriori 31 morti in un solo giorno, tutti nella provincia epicentro dell’epidemia dell’Hubei. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha portato il totale dei decessi a 2.943 e delle infezioni complessive a quota 80.151.

La Cina registra 8 casi di “contagio di ritorno” dall’Italia, aumentando i timori di ricontaminazione del Paese da cui è partita l’epidemia. Sulle 11 nuove infezioni da coronavirus annunciate oggi fuori dall’Hubei, 7 sono relative allo Zhejiang, ha detto la Commissione sanitaria nazionale. Sono cittadini cinesi tornati dall’Italia la scorsa settimana che, secondo il network statale Cgtn, lavoravano nello stesso ristorante di Bergamo e avevano stretti contatti con la prima donna rientrata il 28 febbraio e risultata positiva.

Seul dichiara “guerra” al coronavirus. La Corea del Sud ha riportato 600 nuovi casi di coronavirus, portando il totale delle infezioni a 4.812, con un allarmante incremento a Daegu, la città dove ha sede la Chiesa di Gesù Shincheonji, rivelatasi il vero focolaio dell’epidemia. In base ai dati aggiornati del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), sono 28 i decessi.

La Corea del Sud dichiara “guerra” al coronavirus. “La crisi nella città di Daegu e nella provincia del Nord Gyeongsang ha raggiunto il suo picco – ha detto il presidente sudcoreano Moon Jae-in, citato dall’agenzia di stampa Yonhap – e tutto il Paese è entrato in guerra contro la malattia contagiosa”. Moon ha annunciato nuovi fondi per 25 miliardi di dollari per rispondere all’epidemia di Covid-19.

Oms in Iran.  E’ arrivato in Iran il team di esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per aiutare il Paese a contrastare l’epidemia di coronavirus. Ad oggi in Iran sono stati registrati 1.501 casi, compresi 66 decessi. Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha ringraziato l’Organizzazione mondiale della Sanità e i Paesi amici dell’Iran per l’aiuto fornito a Teheran nella lotta alla diffusione del coronavirus. Su Twitter, Zarif ha espresso “gratitudine all’Oms e alle nazioni amiche per la loro solidarietà nella lotta al Covid-19 di fronte al terrorismo economico Usa, che ha messo a rischio i pazienti iraniani”. L’Iran, ha aggiunto, ha ora bisogno tra l’altro di “mascherine, camici chirurgici, kit per testare il coronavirus, sistemi di ventilazione”. Ieri l’Oms ha inviato il primo piano di assistenza all’Iran per aiutare il Paese a combattere il coronavirus, inviando sei medici con tonnellate di materiale medico e kit per la diagnosi del coronavirus a bordo di un aereo militare degli Emirati.

Usa si attrezzano, serve un vaccino. Negli Stati Uniti salgono a 6 le vittime da coronavirus, tutte concentrate nello Stato di Washington. Donald Trump assicura che nessun paese è più attrezzato per affrontare l’epidemia, annuncia che ci potrebbero essere nuove restrizioni sui viaggi che riguardano i Paesi che registrano più casi di coronavirus e incontra i vertici delle aziende farmaceutiche: Abbiamo chiesto alle aziende di accelerare il lavoro per il vaccino contro il coronavirus”. Mike Pence, a cui è stata affidata la gestione dell’emergenza, ha detto che il vaccino e il trattamento per curare il coronavirus potrebbe essere disponibile a partire dalla fine dell’estate, inizi dell’autunno.

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