La moda non ha età e a 97 anni la super Iris Apfel firma il primo contratto da modella con la IMG

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    Qual è l’età giusta per sfondare come modella? 16? 25? 30? Chiedetelo a Iris Apfel, e vi risponderà più o meno così: 97. Alla soglia del secolo, l’interior designer, imprenditrice e icona di stile newyorchese ha firmato il suo primo contratto globale con la prestigiosa agenzia di modelli/e IMG, e oggi nel fashion system non si parla d’altro. “Iris è un’icona con un talento sconfinato. Irradia creatività e ispirazione e siamo eccitati all’idea di esplorare con lei opportunità uniche e nuove, in cui le sue doti naturali potranno essere condivise con il mondo”, ha commentato il presidente di IMG Models Ivan Bart a WWD. “A 97 anni, continua a dimostrare che l’età è solo un numero e non dovrebbe essere qualcosa che ti definisce”.

    Iris Apfel modella a quasi 100 anni (ad agosto ne compirà 98) la dice lunga sull’evoluzione dei canoni estetici contemporanei. Soltanto qualche anno fa, la scelta dell’autrice Joan Didion (84) come volto della campagna Primavera Estate 2015 di Céline aveva generato una sorprendente ondata di “grey models”: modelle rigorosamente over 60, colme di stile e di fascino, che da allora sono apparse sempre più numerose tra gli scatti e le passerelle di brand più o meno indipendenti, determinati a rivolgersi (finalmente) a un pubblico più variegato. Volti iconici, come Benedetta Barzini (per Antonio Marras), Isabella Rossellini (per Lancôme e Dolce&Gabbana) o la mitica Veruschka (per Acne Studios), ma anche donne comuni, dalla grazia innata, al di là di ogni convenzione anagrafica. Un fenomeno scaturito poi nella fondazione, a Londra, della Grey Model Agency: la prima agenzia consacrata esclusivamente a modelli e modelle dalla chioma argentea.

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    Età a parte, Iris Apfel (nata Barrel) ha dalla sua una personalità e un carisma ineguagliabili. Dall’istituzione della Old World Weavers, la compagnia tessile fondata nel 1950 insieme al marito Carl Apfel, ha plasmato il gusto per il décor di intere generazioni. A partire dai piani alti(ssimi): alla sua visione si sono affidati anche 9 presidenti degli Stati Uniti per (ri)arredare la Casa Bianca durante i loro mandati (cc: Truman, Eisenhower, Kennedy, Johnson, Nixon, Ford, Carter, Reagan e Clinton). A lei e al suo stile inconfondibile nel 2005 il MET di New York ha perfino dedicato una mostra, Rara Avis (Rare Bird): The Irreverent Iris Apfel, a cui hanno fatto seguito un documentario, Iris, nel 2014, e una biografia, Iris Apfel: Accidental Icon, nel 2018. Il titolo di quest’ultima è forse quello che meglio condensa la sua essenza: “Non si può piacere a tutti. Io mi vesto per me stessa, e poi accada quel che accada”, ci aveva raccontato in un’intervista esclusiva qualche anno fa. Di certo, grazie alla IMG, qualcosa di nuovo sta per accadere.

    fonte Elle:

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