Arrivare oggi in Parlamento per difendersi sul caso Diciotti con la nave Mare Jonio bloccata al largo di Lampedusa con 49 migranti a bordo: era questa la preoccupazione forte del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Anche tenendo conto che una parte dei Cinque Stelle non è affatto d’accordo a votare no all’autorizzazione a procedere, tanto che i vertici del Movimento hanno messo le mani avanti minacciando di espellere i dissidenti. Ecco perché sin dall’alba il titolare del Viminale ha cercato ogni strada possibile per far sequestrare l’imbarcazione. E in serata, quando si è capito che la Procura di Agrigento non avrebbe firmato il decreto, è stata la Guardia di finanza a procedere.