Roma, le scuole in piazza “Salviamo il mondo dal clima impazzito”

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    Alle 10,30 appuntamento al Colosseo per raggiungere la Colonna Traiana. Flash mob all’università. Molti presidi hanno caldeggiato la partecipazione all’iniziativa. In tanti ne discuteranno in classe

    di ALESSANDRA PAOLINI

    Non importa se il ministro dell’Istruzione Bussetti non gli ha potuto garantire “la libera uscita” per partecipare a uno sciopero che oggi, in tutto il mondo, vuole ricordare che il tempo rimasto per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici, è ormai agli sgoccioli. Stamattina gli studenti romani saranno in piazza. E saranno tanti, tantissimi. Seguendo l’esempio della piccola Greta Thumberg che dalla Svezia, a 16 anni, guida la protesta per fermare il disastro ambientale.

    Così, universitari in bici, liceali che si faranno fare la giustificazione dai genitori, ragazzini delle medie accompagnati dai professori, si ritroveranno alle 11 in piazza Madonna di Loreto, vicino alla Colonna di Traiano per questo appuntamento dei “Fridays for Future”. Mobilitazione che sta contagiando i ragazzi in ogni parte del globo.
    Cinquemila inizialmente le persone previste a Roma, ma il tam tam sui social e i tanti incontri e lezioni sul tema che hanno preso il via nelle scuole, hanno fatto aumentare di ora in ora il numero dei partecipanti. “La questura – raccontano gli organizzatori che da un mese lavorano fianco delle associazioni ambientaliste e degli studenti – vista l’affluenza ci ha dato la possibilità di muoverci anche lungo via dei Fori Imperiali”.

    “L’appuntamento è alle 10,30 davanti alla fermata Colosseo della metro” si legge sulla pagina Fb. “Passeggiata fino a piazza Madonna di Loreto dove, dalle 11 inizieranno gli interventi con l’introduzione alle 11 del geologo Mario Tozzi”. Poi sarà la voce degli studenti a prendere la scena. Parlerà Alice Imbastari, 9 anni, Riccardo Marinozzi, 13, Francesca Travaglino e Martina D’Arco entrambi diciottenni.

    Inizierà invece in bicicletta lo sciopero degli studenti universitari, con due cortei che prenderanno il via alle 10 da Roma 3 (facoltà di Lettere) e dalla statua della Minerva, alla Sapienza. Sulle due ruote raggiungeranno gli altri studenti che in questi giorni hanno lavorato a striscioni e slogan per dire basta all’inquinamento. Una manifestazione vista di buon occhio anche dai presidi che però per legge non possono autorizzare senza una giustificazione per l’assenza firmata dai genitori.

    L’escamotage dei ragazzi del liceo Pilo Albertelli è stato quello di chiedere un’assemblea d’istituto. “Alle 8,30 ci sarà l’appello – racconta la preside Antonella Corea – prima interverranno alcuni esponenti di associazioni ambientaliste poi alle 10 libera uscita. E chi vorrà andrà in piazza. Ci è sembrata la soluzione migliore per evitare giustificazioni di massa”.

    Servirà l’autorizzazione e la firma di mamma e papà invece in molte altre scuole. Ciononostante, sono tanti i presidi che hanno caldeggiato la partecipazione dei ragazzi alla mobilitazione. Al liceo Newton, la dirigente Cristina Costarelli, racconta che alle 10 saranno tanti i ragazzi pronti a lasciare la scuola per unirsi agli altri, accanto alla colonna di Traiano. “C’è stato un buon riscontro anche da parte di molti genitori”

    E per tanti oggi sarà la loro prima volta in piazza. Come per Emma, Daria, Flavia, Sofia, Viola Gsreya e Jacopo che con molti loro compagni, a solo 13 anni, dalla scuola Belli vicino piazza Mazzini raggiungeranno la manifestazione per dire ai grandi di “pensare anche al loro futuro”. Li accompagna la professoressa Francesca Devoto. “In classe abbiamo letto la lettera scritta da alcuni studenti preoccupati per il pianeta e pubblicata sul Guardian racconta l’insegnante – e ricordato le parole del presidente Mattarella. Gli alunni si sono appassionati. Specie le ragazze, affascinate dalla figura di Greta, che a loro è sembrata come una sorta di Pippi Calzelunghe pronta a salvare il mondo”.

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