E’ successo ad Atri, in provincia di Teramo dove era atteso il vicepremier: mani e braccia emergono dal suolo. L’ha realizzata Rifondazione Comunista «contro la demagogia xenofoba del ministro»

L’installazione poi rimossa sulla piazza di Atrishadow01038
Decine di mani e di braccia che spuntano dal lastricato di una piazza; un’installazione artistica che vuole simboleggiare la morte a cui vanno incontro i migranti che attraversano il mare. L’opera è stata realizzata sulla piazza di Atri, comune dell’Abruzzo dove oggi è prevista una tappa del tour elettorale di Matteo Salvini. «Ministro, sentiti libero di esprimere, qui con i tuoi elettori, idee disumane di società. Qui, tra questa mani che affondano, silenti come coloro che, in mare, hanno la testa nell’acqua. Coraggioso è chi mette in gioco la propria vita, non chi gioca con quella degli altri» è quanto ha dichiarato Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, promotore dell’iniziativa. Una «protesta silenziosa e civile» aggiunge «contro la demagogia xenofoba del segretario della Lega». L’installazione è stata rimossa dalle forze dell’ordine, che stanno cercando di risalire agli autori. La polizia ha identificato tre persone, ma senza muovere nei loro confronti alcuna denuncia.