
Le autorità di Dublino e Londra sono pronte ad accogliere quello che è considerato il maggior fenomeno atmosferico che si sia abbattuto sulle isole britanniche negli ultimi anni. L’esercito irlandese è stato mobilitato per intervenire nelle aree più colpite da precipitazioni e possibili allagamenti. Intanto i media irlandesi parlano di «deadlock», stallo.
Scuole chiuse, servizi di trasporto bloccati, dai traghetti ai tram di Dublino, sospesi in anticipo rispetto al previsto. Più di cento voli in partenza dall’aeroporto di Dublino sono stati cancellati e oltre 450mila abitazioni sono rimaste senza elettricità. Il servizio meteorologico ha lanciato l’allarme rosso per Ophelia, che pur essendo stata retrocessa dal grado di uragano non ha perso la sua forza distruttrice. «La sicurezza delle persone è la nostra maggiore preoccupazione», ha scritto su Twitter il premier Leo Varadkar.
Intanto sale l’allerta anche in Gran Bretagna, dove il Met Office ha esteso l’allarme arancione alle coste del Galles e al sud della Scozia. E qualcosa nel cielo di Londra accade. Tantissime le foto postate sui socialnetwork che mostrano un cielo di fuoco senza precedenti (la foto in questo articolo è stata scattata da Nappy Capo)