
«Penso che con Pisapia ci rivedremo, in fondo abbiamo lo stesso obiettivo: ricostruire il centrosinistra sulla base di una netta e chiara discontinuità di contenuti e di leadership, come ha detto Pisapia, perché questa è una sua citazione testuale», ha poi insistito l’ex premier.
Di un partitino al 3% «neanche noi sappiamo che farcene e infatti ne vogliamo fare uno molto più grande», ha detto ancora D’Alema, spiegando che «dopo il risultato in Sicilia faremo un dibattito e vedremo se siamo un partitino del 3%».
«Io non ho fatto nulla, non ho risposto e non rispondo. C’é chi mi chiede un passo in avanti, chi uno indietro, e c’è chi mi chiede un passo di lato. Sembra di essere alla scuola di tango», ha risposto poi D’Alema a chi gli ha chiesto, come Giuliano Pisapia, di fare un passo di lato per ricostruire il centrosinistra. «Io leader maximo? – ha detto D’Alema -. No, abbiamo un leader che si chiama Roberto Speranza».
«Questo è un Paese in mano a un serial killer e nessuno dice niente. Non capisco perché voi giornalisti gli andiate ancora dietro…». Achille Occhetto, intercettato dai cronisti alla Camera, commenta così quanto sta avvenendo tra Mdp, il Pd e Pisapia. E in particolare se la prende con D’Alema pur senza farne mai esplicitamente il nome: «Il bello – aggiunge riferendosi proprio a quest’ultimo – è che la ha sbagliate proprio tutte e voi gli date ancora credito».