Davide Troilo e Jennifer Sterlecchini
L’omicidio, a Pescara, risale al 2 dicembre del 2016. Oggi, il gup Nicola Colantonio ha inoltre fissato al 24 gennaio la prossima udienza, in cui sarà illustrata la relazione dei periti e avrà inizio la discussione. Presente in aula lo stesso Troilo, che ha tenuto la testa bassa per tutta la durata dell’udienza, senza mai incrociare lo sguardo della madre e del fratello della vittima. All’esterno dell’aula anche la nonna di Jennifer. Il giudice ha dato l’incarico al professor Massimo Di Giannantonio, ordinario di Psichiatria all’università d’Annunzio di Chieti-Pescara, e al consultente del pm Rosalba Trabalzini, pschiatra, psicologo e neurologo, di “accertare quale fosse lo stato di salute mentale dell’imputato quando ha compiuto il delitto, se vi siano situazioni di tipo psicopatologico che abbiano reso pieno o ridotto il possesso delle sue facoltà mentali, se vi sia una dimensione di pericolosità sociale e se sussista la possibilità e la capacità dell’imputato di stare nel processo”.
L’inizio delle operazioni peritali, che si svolgeranno all’interno del carcere di San Donato a Pescara, è fissato per il prossimo 10 ottobre. Gli esperti avranno 70 giorni di tempo per consegnare le relazioni.
All’udienza, oltre all’imputato, assistito dall’avvocato Giancarlo De Marco, hanno partecipato i legali di parte civile Rossella Gasbarri e Roberto Serino, in rappresentanza della madre e del fratello di Jennifer, e gli avvocati che rappresentano Regione Abruzzo, Comune di Pescara e associazione Ananke.