
Un passo indietro, a fine maggio la giunta di Angelo Giuliani, conti alla mano, aveva disposto l’aumento del biglietto, compreso l’abbonamento mensile portato a 37 euro. Le proteste del Comitato pendolari di Orte e la volontà del Comune di venire incontro alle richieste dei viaggiatori aveva portato a sospendere tutto fino al 31 agosto. Nel frattempo, il sindaco di Orte ha chiamato a raccolta gli omologhi di Vasanello, Vignanello, Soriano nel Cimino, Gallese, Vitorchiano e Vallerano per la provincia di Viterbo, oltre a quelli di Amelia, Penna in Teverina, Montecastrilli, Giove, Lugnano e di altri comuni dell’Amerino per la provincia di Terni. Da qui arrivano infatti la maggioranza dei pendolari che lavorano a Roma e usano Orte come stazione di partenza e di arrivo.
La richiesta di Giuliani ai colleghi? Viste le proteste per gli aumenti, trovassero un modo per compartecipare alla spesa. Ma niente da fare: la soluzione non è tecnicamente percorribile. “Però i costi di gestione sono altissimi e servono nuovi investimenti per migliorare i servizi”, ribadisce l’assessore. E così, in attesa che la Regione approvi il finanziamento, scatta il primo aumento.